Il ruolo della PSICOLOGO DELLO SPORT nel lavoro di equipe
Cerchiamo insieme di scoprire questa figura professionale e quanto sia importante nel percorso di preparazione di un atleta
Il mondo dello sport è un mondo meraviglioso, fatto di lacrime, sudore, gioia, vittorie, sconfitte ed emozioni.
In ambito sportivo quello che spesso si ricerca, oltre al benessere, è la performance. Allenatori, atleti, aziende, direttori e staff sono alla costante ricerca di strumenti e metodi per migliorare la performance sportiva.
Secondo uno dei modelli di performance più recenti ed evoluti, i quattro pilastri alla base della prestazione sono le abilità:
- tecniche
- tattico/strategiche
- atletiche
- mentali
Ognuna di queste componenti, se allenate, permette di raggiungere la prestazione eccellente e favorisce il miglioramento delle altre.
Tra queste ci sono le abilità mentali.
Ci sono diverse abilità mentali che possono essere allenate e ogni sport ha le sue specifiche. Imparare a motivarsi, migliorare la propria autostima, avere fiducia in se stessi sono solo alcune di queste. Imparare a gestire le emozioni e l’ansia, concentrarsi e focalizzarsi sugli obiettivi e costruire dei buoni rapporti con i compagni di squadra e con lo staff tecnico sono altre abilità indispensabili per un atleta. La guida esperta di uno psicologo dello sport può aiutare l’atleta a lavorare su ciascuna di queste abilità.
I ruoli dello psicologo dello sport, all’interno dell’equipe che segue l’atleta, possono essere diversi, in base all’obiettivo per cui viene ingaggiato:
- Allenare le abilità mentali dell’atleta o della squadra
- Lavorare con gli atleti e lo staff per migliorare le relazioni e la comunicazione
- Lavorare con la dirigenza per risolvere eventuali conflitti interni o migliorare il clima all’interno del sistema sportivo
Lo psicologo dello sport è un alleato, mai un sostituto.
Non intende sostituirsi all’allenatore o allo staff, ma si affianca ad esso con l’obiettivo comune di aiutare gli atleti a migliorare la loro prestazione. Può lavorare fuori o dentro al campo, purché abbia concordato con l’allenatore le modalità e i confini del rispettivo lavoro.
Lo psicologo non lavora solo con l’allenatore ma anche con tutto lo staff tecnico che accompagna l’atleta: preparatore atletico, nutrizionista, fisioterapista, etc.
Parla con ognuna di queste figure per pianificare il proprio lavoro e per scambiare eventuali informazioni che possono essere utili all’altro, nel rispetto della privacy e degli accordi presi con gli atleti e con la dirigenza.
Che cos'è il mental training?
Il percorso di mental training, al pari della preparazione atletica o tecnica dei giocatori, richiede tempo e allenamento. Le tecniche di mental training vanno studiate, apprese e allenate affinché diano i benefici desiderati. Per questo motivo un buon percorso di mental training non comincia mai a ridosso di una competizione ma viene pianificato e realizzato con mesi di anticipo, condividendone finalità e modalità con tutto lo staff tecnico.
Nello specifico poi, lo psicologo dello sport, può collaborare con il singolo professionista del team per affrontare specifiche tematiche. Con il nutrizionista, ad esempio, può trattare il tema della gestione della dieta, il ruolo delle emozioni nell’alimentazione e promuovere tecniche di mindful eating o ancora trattare il delicato tema dei disturbi alimentari nello sport.
In conclusione, lavorare come psicologo dello sport non significa chiudersi dentro il proprio studio in giacca e cravatta o tacchi, significa mettersi la tuta e scendere in campo con gli atleti e con lo staff, come un team!
Dott.ssa Alessia Federiconi
Dott.ssa Alessia Federiconi – Psicologa dello sport
Cell. 366 1810949
Email. alessiafedericonipsicologa@gmail.com